
tebat learning community
Essere protagonisti del proprio lavoro, lasciare un segno in ciò che facciamo.
Il purpose
La TLC nasce dalla scoperta di una esigenza innanzitutto nostra: non essere soli ad affrontare quello che capita in noi quando lavoriamo.
Non abbiamo bisogno di qualcuno che ci suggerisca come risolvere certi problemi.
Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a guardare noi stessi in azione, le relazioni che si intrecciano, le altre persone e la situazione in cui ci troviamo. Abbiamo bisogno di poter fare esperienza di tutto questo per imparare cosa significa essere realmente presenti lì dove siamo, avere un impatto, lasciare un segno.
Da quando intorno a Tebat, grazie soprattutto al nostro Tebat Leadership Lab, hanno iniziato a radunarsi tante persone abbiamo potuto sperimentare la capacità trasformativa del dialogo.
Uno strumento così potente da diventare capace di curare, di rigenerare la persona attraverso un processo relazionale di riscoperta autentica di sé.
È così che abbiamo voluto dare continuità a questa possibilità costruendo un luogo reale e stabile, dando vita alla nostra community.
Abbiamo deciso di scommettere sul fatto che questo desiderio non sia soltanto nostro, sul fatto che altri come noi vogliano coltivare la propria presence e contribuire così alla costruzione di una società più positiva in cui vivere.
Fertile Void, space for the emerging future
In ascolto del futuro che chiede di nascere: ripensare organizzazioni e società
Nella vita, organizzativa ma non solo, viviamo spesso nell’urgenza del fare: dare risposte, risolvere problemi, decidere. Ma ci sono momenti in cui non è così chiaro dove andare. Il vecchio modo di pensare il lavoro, la leadership, i sistemi non funziona più. E il nuovo non è ancora nato.
Fertile Void è il nome che diamo a questo spazio di transizione. Apparentemente vuoto, ma in realtà carico di possibilità, che chiede di essere abitato con consapevolezza, che ci invita a lasciarci interpellare, toccare da ciò che ancora non conosciamo.
Per chi lavora nelle organizzazioni, abitare il Fertile Void può essere scomodo. Perché richiede di rallentare, di tollerare il non sapere, di ascoltare prima di agire. Ma è proprio così che possono emergere nuove domande, nuove possibilità, nuove forme di relazione.
Abitare il Fertile Void è un atto di responsabilità e fiducia: verso le persone, verso i contesti, verso il futuro. Significa non cercare subito soluzioni ma creare le condizioni perché qualcosa emerga. Non si tratta di fare di più, ma di fare spazio. Spazio all’inatteso, anche quando è instabile, ambiguo, incerto.
Il Fertile Void è profondamente relazionale: non è un tempo individuale, ma uno spazio che si abita insieme. È la qualità del contatto che fa la differenza: stare in relazione con sé, con l’altro, con il contesto, con l’incertezza stessa.
È da questo vuoto abitato che può nascere un altro modo di pensare il lavoro, le relazioni, la leadership. E forse anche un’altra idea di società: più viva, più relazionale, più aderente al tempo che viviamo.
Durante il gathering e il percorso annuale della Tebat Learning Community, ci eserciteremo a stare in questo spazio per lasciare emergere e imparare a riconoscere il futuro che prende forma. Per attraversare con più consapevolezza le transizioni che caratterizzano le nostre vite professionali e i nostri sistemi organizzativi.
Dentro la proposta
La tebat learning community è un percorso di sviluppo dove coltivare la nostra presence:
- Un luogo fatto di esperienza, dove potersi osservare in azione.
Al centro della proposta c’è l’esperienza, quella che ciascuno vive quotidianamente e che desidera condividere ma anche quella che si vive lì in quel momento nel gruppo. I diversi momenti di lavoro infatti sono sempre esperienziali, pensati per potersi esercitare e osservare in azione. - Un luogo abitato da persone, dove costruire legami.
Il secondo fattore distintivo della community è la persona, ogni singola persona, le relazioni che si creano, l’esperienza di diversity che ne scaturisce.
Il dialogo è il terreno dove tutto questo accade, dove le persone scoprono aspetti inediti di sé e imparano a relazionarsi con gli altri secondo le diverse situazioni. - Un luogo stabile, dove prendersi cura e ricevere cura.
La community non è un episodio sporadico e isolato ma è un posto dove poter tornare costantemente e dove poter trovare ristoro.
Non è un punto di fuga dalla quotidianità ma un luogo dove poter approfondire quello che ci accade nella quotidianità, guardare all’impatto che le cose hanno su di sé, scoprire qualcosa su di sé, sugli atri e sulle situazioni.
A chi si rivolge
La TLC è una proposta rivolta potenzialmente a chiunque. Manager, imprenditori, professionisti, insegnanti, medici, educatori…
Nessuna categoria, nessun ambito lavorativo o di vita è escluso a priori.
Il nostro invito va a tutte le persone interessate a prendersi spazio e tempo per sperimentare e promuovere modi nuovi di vedere sé, gli altri e le circostanze. La società in cui viviamo è troppo veloce e imprevedibile per regalarci l’opportunità di riflettere su quello che capita; questa è una condizione che dobbiamo costruirci e proteggere se non vogliamo che le cose ci scivolino addosso.
Il mondo in cui viviamo è in sofferenza, è segnato da numerose fratture a livello ecologico, sociale e spirituale. Siamo convinti che a salvarlo non saranno né i proclami né i tentativi di grandi rivoluzioni ma un cambiamento di postura delle singole persone, nelle circostanze che si trovano a vivere. Per questo la TLC è una proposta per chi condivide con noi il desiderio di avere un impatto positivo sul proprio lavoro e sulla società.
La nostra community vuole essere un nucleo positivo, sorgivo di questo cambiamento e per questo non è una sala conferenze dove assistere a un discorso ma un luogo da alimentare costantemente. È per chiunque non si accontenti di essere spettatore ma voglia contribuire alla costruzione di un luogo aperto, bello, generativo a favore del bene comune.
Dicono di Noi
“Mi ha sorpreso la condivisione con altre persone, anche estranee, mi ha offerto dei punti di vista nuovi, mi ha aperto nuove prospettive per guardare esperienze, il già saputo di tanti anni lavorativi”
“È un’esperienza generativa e impattante a livello emotivo. Inviterei qui un pezzo di organizzazione per mostrare loro come davvero l’altro dà la parte energetica per ripartire, e come da soli non facciamo nulla.
“Mi ha sorpreso la forza della formazione non soltanto attraverso la faculty ma anche attraverso il gruppo. Ogni momento e ogni esperienza fatta ha lasciato un segno.”
“Ho capito che vale la pena fermarsi dal tran-tran della quotidianità per prendersi cura di sé stessi. Ci possono essere dei contesti generativi, come questo, che lo favoriscono.”